C'è un testo che vi piace particolarmente? Un nuovo testo che volete proporci? Segnalatecelo, verrà inserito in questo spazio: è a disposizione dei nostri Navilettori. >>>segnala qui<<<
Primo editoriale di Gheminga
di Nadia Cavalera
Gheminga n°0
Che ci fosse, non si avevano dubbi: quale fonte di raggi gamma era una delle più potenti dell'universo, ma nessuno degli astronomi era mai riuscita ad individuarla precisamente. Fino allo scorso mese, quando due studiosi dell'Osservatorio di monte Palomar, ad Austin, nel Texas, l'hanno finalmente fotografata.
È una stella di neutroni azzurra, dalla luce molto fioca, al suo ultimo stadio di evoluzione, e che condensa in una superficie limitata una massa enorme. È la stella che, avendo sempre eluso le ricerche degli studiosi, è stata ribattezzata da Giovanni Bignami dell'Istituto di Fisica Cosmica di Milano, col nome di "Gheminga": "non c'è" in dialetto meneghino.
I giornali ne hanno dato notizia il 13 gennaio, giorno in cui la redazione di questa nascente rivista era riunita intorno ad un tavolo proprio per decidere il nome da dare alla testata.
E la scelta è caduta concordemente su GHEMINGA per l'evidente analogia, più la dovuta carica d'ironia e compiaciuta enfatizzazione, dopo tanta astinenza dai piaceri della comunicazione, con la realtà letteraria del Brindisino.
Che c'è, esiste, produce i suoi influssi, talora anche per l'appunto "gammizzata", sulla scia di chi "alfabetizza", ma nessuno l'ha mai correttamente focalizzata, per cui come la stella azzurra, secondo Halpern, "rimane uno degli oggetti meno conosciuti dell'universo".
La nostra GHEMINGA quindi si pone il semplice obiettivo di essere spassionata ma qualificata vetrina della produzione letteraria nel Brindisino, senza mai comunque perdere di vista le voci più significative del resto del Salento e dell'intero panorama nazionale, lungo un itinerario progettuale che non potrà che delinearsi soltanto progressivamente nel tempo. Quando, grazie anche ad incontri, dibattiti e varie iniziative che la rivista intende promuovere, recuperati i lunghissimi anni di isolamento, più evidente potrà risultare la nostra "ecceità".
Che andrà assolutamente salvaguardata, coltivata, ma continuamente confrontata a più livelli e senza confini di sorta.
dal numero 0, febbraio 1988, in corso di registrazione