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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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ESTRATTO

"Rafforzare l'opposizione"

Nadia Cavalera

Bollettario n°1


  In un clima di generico postmodernismo, la realtà ci pulsa intorno con i suoi conflitti storico-sociali, che la investono e devastano, tra macerie di ideologie, trionfi di irrazionalismo, diffusa debolezza politica, profonda crisi culturale. Non è possibile ignorarla. Si impone anzi a vari livelli un'attenta diagnosi.
  E chi pratica il fronte della scrittura non può vilmente arroccarsi in una dimensione romantico-borghese, bearsi nel recupero di valori definitivamente tramontati (riverniciando vati ispirati e dilatando parole innamorate con aure mistiche ed orfiche) o crogiuolarsi nel "narratese" in omaggio sempre a trite logiche di mercato, ma deve avere il coraggio di entrare in stretto rapporto col mondo circostante, testimoniarlo e decifrarlo nella sua conflittualità sostanziale, deve avere il coraggio di interrogarsi continuamente sul proprio operato, rimettendo tutto in discussione.
  È indilazionabile in breve anche per noi l'esigenza di riprendere il discorso critico-teorico già emerso negli anni Cinquanta/Sessanta, non per una riproposta pedissequa in senso sperimentale o neoavanguardistico, ma nella speranza di uno sviluppo adeguatamente alla peculiarità della situazione attuale, lungo un'ottica sempre materialistica e rafforzando così quell'opposizione letteraria che, in quest'ultimo ventennio di riflusso neotradizionale, e quando la si sperava, dall'altra parte, liquidata, non è mai invece venuta meno.
  Ora si tratta di fissare e tirare le molteplici fila di un lavoro quasi sempre oscuro e ignorato per tessere fittamente la tela di quella precisa tendenza antilirica (di lirica altra) in cui crediamo.
  Alcuni passi in tal senso sono stati già fatti (pensiamo alle "Tesi di Lecce" e ad alcuni convegni precedenti; pensiamo all'antologia di Mario Lunetta e Franco Cavallo; pensiamo alla precisa scelta di campo dell'ultima edizione di Milano-poesia, nel cui contesto si è costituito il Gruppo 93, che condividiamo appieno come spazio aperto di ricerca ma contestiamo nel nome vagamente denigratorio, comunque riduttivo dell'autenticità del fenomeno cui rimanda), ma il più, secondo noi, è ancora da farsi.
  Non è un percorso facile, lo sappiamo, è accidentato, isolato sempre e tanto più oggi nel panorama di disarmo ideologico in cui ci troviamo, ma è un percorso obbligato per chi non riesce assolutamente a piegarsi alle regole della cultura dominante e soprattutto ritiene che non si siano esaurite le pulsioni innovative verso l'oltre e l'altro che sono alla sua origine.
  Comunque, delle tappe di questo percorso Bollettario vuole dare testimonianza, offrendosi come ulteriore luogo di incontro, confronto, di definizione teorico-pratica, che per essere vivificante non può che avere un ambito internazionale.
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ultimo aggiornamento: domenica 11 febbraio 2001 19.41.11
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