Armenia
Hrachya Saruchan
Bollettario n°38
Tu sei il mio unico indirizzo di ritorno
e il mio singolo destino,
i miei canti aperti, le mie ferite chiuse,
la mia unica Terra dei ricordi...
Gli scivoloni della storia universale
priva di scarpe adatte, ci hanno imbrattato,
e i miei canti aperti nelle mie ferite chiuse
han provato diabolicamente a seppellire,
Per farmi diventare un pacco vagabondo,
che non abbia neanche un indirizzo di ritorno.
Ma noi ci siamo di nuovo riabbracciati,
e abbiamo chiesto con pazienza: “Signore, fa' che non accada”.
Tu sei il mio unico indirizzo di ritorno
il mio destino irripetibile,
i miei canti aperti, le mie ferite chiuse,
la mia unica Terra dei ricordi.
ultimo aggiornamento:
mercoledì 24 luglio 2002 16.46.12 |