Il papavero si chiude
Ciro Vitiello
26/08/2002
Il papavero si chiude
e l'orcio versa il suo mieler
Qualcuno tesse orditi così veloce e duro,
la parola più breve è più lunga,
anche la luce è spina nelle palpebre, spillo,
oh, non bellezza.
ma verbo può tornare,
silenzio si fa macigno
scivola leggero e bianco sulla mente.
Solo il faro domina la procella
Tra tuoni e folgori naviga senza stella
per cadere a picco.
le spoglie stanche. All'osteria vivo adulterato...
L'uragano stringe
L'uragano stringe,
sorge infame grido -
è la stagione invasa da margherite gialle,
la gardenia vibra adorata
nella trasparente chiarità, estate - fu un attimo felice -
già rutilanti le foglie di viti,
si sciolgono riti,
solcano quadranti costellazioni ormai spente,
appaiono sulla rotta graffiti di luci, è l'utoipia
che secerne verità,
ognuno è volto a scoprirsi granello,
cenere da brace.
ultimo aggiornamento:
lunedì 22 luglio 2002 10.59.24
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